Che differenza c’è tra l’extravergine e il vergine???
L’olio extravergine di oliva viene definito tale quando l’acidità non supera lo 0,8%, mentre per il vergine non supera il 2%. Al di là delle definizioni tecniche, chiunque riesce a rendersi conto se un olio è davvero extravergine dal sapore: l’acidità infatti, per quanto in una percentuale molto bassa, è una delle caratteristiche immediatamente si avvertono nel momento dell’assaggio. E attenzione, quando invece ci troviamo davanti il comune “olio d’oliva”, abbiamo un olio neutro la cui acidità originaria, superiore al 2%, è stata corretta attraverso una serie di processi chimici di raffinazione.
Ma al di là delle differenze, resta che l’olio d’oliva è uno dei pilastri della nostra alimentazione.
Facciamo, tuttavia, un po’ di chiarezza.
L’olio d’oliva si può utilizzare per friggere; è anzi uno dei migliori per friggere perchè anche se portato a temperature altissime non si decompone, e non da origine a elementi dannosi per il nostro corpo, come succede agli altri oli.
Inoltre è un ottimo alleato contro il colesterolo, in quanto è ricco di acidi grassi monoinsaturi ( che aiutano a ridurre il colesterolo LDL). E’ un concentrato di antiossidanti: aiuta il corpo a proteggersi contro le infiammazioni e rallenta l’invecchiamento cellulare. Contribuisce alla formazione delle ossa; è un ottimo aiuto per le difese immunitarie; protegge ida osteoporosi e decalcificazione.
Le proprietà dell’olio sono davvero tante.
Ma la cosa più importante è che l’olio d’oliva non ha controindicazioni.